Continua senza sosta il tour di Nino D'Angelo "I miei meravigliosi anni 80", che approda nelle Marche, all'arena Gigli di Porto Recanati.
Il cantautore e attorenapoletano ha deciso di dedicare a quegli anni uno spettacolo, perché come ha racconta lui stesso: …In quegli anni mi sono sposato, ho avuto i figli e ho fatto successo…”.
D'Angelo è amatissimo dal suo pubblico, formato da intere generazioni, dai piccolissimi già con la t-shirt e la sciarpa del proprio beniamino a quelli che hanno vissuto quei momenti consumando i dischi e vedendo i film.
Con lui sul palco, una band di sei elementi formata dalla bravissima Daniela Fiorentino ai cori, Paolo Licastro (sax), Massimo Gargiulo (pianoforte e fisarmonica), Federico Luongo (chitarre), Davide Costagliola (basso) e Agostino Mennella (batteria).
La scaletta è lunghissima , si comincia con "Batticuore", "Fotoromanzo" e "Vedrai". Nino racconta la sua vita, gli inizi di carriera non facilissimi come cantante di matrimoni e come la musica in questi anni è cambiata. La gente canta , si commuove, c'è persino chi manda in diretta il concerto per gli amici che lo seguono con il telefonino.
Intanto continuano a scorrere le sue canzoni come "Dint’ ‘e mane", "P’e mme, tu si", "Notte in bianco", "Fantasia", "Cenere d'amore", "Mente-cuore", "Il letto degli amanti ", "Chesta sera", "È bello", "Che si pe mme", "Stupida avventura", "Per sempre tua sarò", "Chiara", "L'ammiratice".
Si diverte, balla e canta con passione, specialmente in alcuni momenti più intensi, dove sfoggia anche la sua mimica più teatrale, valorizzando delle perle come "Maledetto treno" "Na muntagna ‘e poesie", "O pate", "Mari", l'energica "Jammo Ja" e quella che è diventata la sua carta d"identità ovvero "Senza giacca e cravatta" (presentata a Sanremo nel 1999 con la straordinaria Brunella Selo).
Due ore di concerto che volano via.
Il finale è tutto in odor di revival con l'immancabile "Nu jeans e ‘na maglietta", il lungo Medley ("Sott ‘e Stelle", "Sogno d’estate", "Ciao amore", "Vai", "Io vivo", "La discoteca", "Pe te conquistà", "Il cammino dell’amore"), "Popcorn e Patatine" e ovviamente "Napoli", dove anche il palco diventa di colore celeste con tanto di bandiere della squadra del cuore e i fedelissimi sotto per stringergli la mano o chiedere un autografo, carichi di entusiasmo e pazzia, proprio come erano i "sorcini" ai tempi d'oro.
Nino D"Angelo è un vero cantore del popolo, sempre uguale a se stesso.
È sempre quel bravo ragazzo, con la faccia pulita, nato e cresciuto nella periferia di Napoli, che è rimasto con i piedi per terra, vicino alla gente comune
Articolo del
12/08/2025 -
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