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Torniamo a parlare di "Roots". Era il 2020... ci torniamo per catturare la potenza blues di “My dreams are thoughts about you” che torna in radio oggi... Veleggiamo dentro le trame del blues, del buon vecchio rum, dentro la ruggine e la desolazione, dentro raffinate soluzioni desertiche ma anche dentro un suono che strizza l’occhio (e come potrebbe evitarlo) al futuro e alla contemporaneità. Eccolo dentro variazioni di stile classico: esce “My dreams are thoughts about you” è una canzone che si abita. Roy Zappia, la ripropone oggi come singolo dall’EP Roots del 202, rimettendo al centro un modo antico e allo stesso tempo attualissimo di fare musica: nudo, diretto, vulnerabile. Il brano è un piccolo film (bello anche il video, quasi distopico nella sua essenzialità) in cui ogni tocco di slide, ogni soffio di voce, ogni vibrazione della chitarra dialoga con quel velo nebuloso che copre tutto. La struttura è essenziale, quasi rituale: pochi elementi, scelti con un’attenzione artigianale. E poi la slide, questa voce che mi regala la sofferenza come una confessione segreta, notturna dentro i ricami delle sue chiuse. Il pezzo si muove in quella zona liminale dove folk, country e blues si sfiorano senza mai trovarsi in perfetto stile classico - come direbbero i puristi in fondo. Tornando al concetto di nebulosa che manteca il tutto: la figura femminile evocata non è una protagonista in carne e ossa, piuttosto una silhouette, un miraggio che accompagna e tormenta, un simbolo di ciò che manca e che pure continua a chiamare. Il sogno e il pensiero, realtà e concretezza. È blues, sì, ma è anche diario, memoria, destino. In un mondo musicale che spesso sovraccarica per impressionare, Roy Zappia va nella direzione opposta: toglie, scava, lascia vedere. “My dreams are thoughts about you” forse manca di quel ferro arrugginito che dicevamo prima, quello vero che in fondo deve rendere merito ad uno stile antico e lontano nel tempo. O forse è un nostro malsano pregiudizio visto che siamo italiani, anni luce lontani dalle piantagione di cotone e da una schiavitù dalla pelle nera…
Articolo del
16/12/2025 -
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