Vi siete mai chiesti che suono ha l'autunno? Fabrizio Paterlini l'ha fatto e ha creato un lavoro assolutamente sofisticato e raffinato. Nel lontano 2011 il pianista italiano ha avuto quest'idea e ha deciso di comporre una canzone diversa per ogni settimana. Per questo motivo i titoli dei brani sono tutti uguali, cioè Week, seguiti da un cancelletto e un numero. Inizialmente, queste tracce non erano state pensate per essere incluse in un album, ma erano tutte autonome e venivano pubblicate settimanalmente sulla piattaforma Soundcloud. L'ultima, cioè Week #14, è stata pubblicata esattamente sul cambio di stagione.
Dato il successo riscosso, l'anno successivo "Autumn Stories" diventa un vero e proprio album, tra i più amati e conosciuti di Fabrizio Paterlini. Questi brani, e anche altri del suo repertorio, hanno subito delle variazioni, soprattutto dal vivo, e per questo motivo il pianista ha espresso la volontà di ristampare un suo cd in vinile. I fan hanno optato proprio per "Autumn Stories", che ha ripreso vita esattamente il 15 Marzo in edizione limitata su etichetta di Memory Recordings, fondata dallo stesso Paterlini nel 2016 per promuovere la musica neo-classica.
L'intero album è attraversato da un velo di malinconia e Fabrizio riesce a ricreare nella mente, con delicatezza, una moltitudine di immagini diverse tra di loro. Ascoltando un brano dopo l'altro, ho percepito il movimento ondulatorio delle foglie secche che in autunno si staccano dagli alberi, probabilmente in un viale in cui non passa nessuno, ricco di folti alberi variopinti. E ancora una sera di fine ottobre e una leggera brezza che ti sfiora il viso: tutto questo grazie al talento di Fabrizio.
Classe 1973, ha capito che il pianoforte sarebbe stato il suo strumento all'età di sei anni. Dopo aver studiato cinque anni al conservatorio di Mantova, ha anche rielaborato vari classici rock e brani inediti con influenze prog rock. Nel 2006, però, avviene la svolta e l'anno successivo pubblica il suo primo cd "Viaggi in Aeromobile" con l'etichetta Music Center, che viene subito accolto positivamente dalla critica. A poca distanza riesce a pubblicare anche il secondo lavoro dal titolo "Viandanze". Nascono varie collaborazioni online, molte delle quali a scopo benefico, tra cui il documentario "Controvento, senz'olio". Nel 2010 pubblica "Fragments Found", riuscendo anche ad impressionare positivamente la critica internazionale, persino quella giapponese. Infatti, l'etichetta INPARTMAINT/P*DIS decide di rilasciare in esclusiva il doppio cd "Fragments Found + Viandanze" che va subito sold out.
Dopo "Autumn Stories", partecipa al Piano Anders_#3 Festival in Belgio e pubblica il quinto lavoro in studio con influenze elettroniche dal titolo "Now", che vede la partecipazione di un quartetto d'archi. Anche quest'album viene apprezzato all'estero, non sono in Giappone, ma anche in Russia, Germania e Slovacchia.
Nel 2017 pubblica l'album “Secret Book”, che presenta live a Berlino e a Milano, e nel 2018 nasce “Winter Stories", che segue un percorso simile al precedente "Autumn Stories". Per l’occasione, infatti, Paterlini decide di registrare in diretta video i nuovi brani, pubblicandone uno al giorno dalla sala di casa sua. L'enorme successo ottenuto permette di realizzare una serie di esibizioni in Europa e un esteso tour in Russia. I numeri di Fabrizio Paterlini sono da recod: circa 1 milione di ascoltatori mensili su Spotify. Si tratta di uno dei pianisti italiani più ascoltati al mondo, secondo solo a Ludovico Einaudi
Articolo del
27/05/2019 -
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